Scoprire il lato umano di Mozart alla Mozarthaus di Vienna
Mozart, il genio della musica. Sono trascorsi oltre duecento anni dalla sua morte, ma la sua musica è ancora viva. E a Vienna, ancora esiste l’appartamento in cui visse con la sua famiglia: la Mozarthaus, museo che racconta la personalità e la vita di Mozart
Mozart si spostava spesso
Mozart pagò a duro prezzo l’ambizione di fare il musicista freelance, la decisione di vendere la sua musica direttamente al pubblico di Vienna. Nei dieci anni che il compositore passò in città si trasferì in una dozzina di indirizzi diversi, stando in alcuni anche meno di un anno. I traslochi riflettono le alterne vicende finanziare, ritmate da alti incassi e forti crolli. E i problemi di rumore con i vicini, per la composizione della sua musica e il chiasso familiare.
Al numero 5 di Domgasse c’è l’unico appartamento, della dozzina abitati da Mozart a Vienna, ancora esistente. Ci visse con la sua famiglia dal 29 settembre 1784, quando aveva 28 anni, fino al 23 aprile 1787. Oggi è parte della Mozarthaus, la Casa di Mozart. Si pensa che sia la nona dimora di Mozart a Vienna; fu conosciuta anche con il nome Figarohaus, la Casa di Figaro, perché qui compose il capolavoro.
Nei due anni e mezzo in cui ci abitò, Mozart era all’apice della carriera e al massimo della prosperità: aveva il posto di maestro di cappella aggiunto alla Cattedrale di Santo Stefano, riceveva elogi per i Quartetti Haydn di cui era grande amico, qui compose alcune delle sue operi migliori. Un documento dell’epoca descrive l’appartamento come “nobile di rappresentanza, in posizione centrale, belétage, quattro stanze, due stanzini, cucina, piano terra, cantine”. La posizione, a pochi minuti a piedi da Stephansdom, la cattedrale di Vienna, era ed è tutt’oggi uno degli indirizzi più prestigiosi della città.
Mozart e la sua famiglia vivevano al primo piano dell’edificio, quello più costoso e signorile: il Beletage, il piano nobile. Nell’edificio diventato un museo, anche i piani superiori, dove Mozart non viveva, sono stati trasformati in sale espositive per spiegare l’ambiente di vita e la scena musicale dell’epoca. La Mozarthaus di Vienna è oggi un luogo dove scoprire l’uomo Mozart, con molti oggetti che ce lo fanno avvicinare.
La Mozarthaus Vienna
La visita della Mozarthaus Vienna è suddivisa in tre sezioni: La Vienna di Mozart al terzo piano, La musica di Mozart al secondo e L’appartamento di Mozart al primo. Il tour segue un filo conduttore che passa dall’ambiente sociale viennese che circondava Mozart agli elementi che componevano la sua carriera musicale per concludere con la vita della famiglia. Per questo consigliamo di iniziare la visita dal terzo piano.
Terzo piano: La Vienna di Mozart
Uno sguardo su Vienna alla fine del XVIII secolo
All’inizio degli anni ’80 del Settecento, Vienna attraversava un periodo di rapida crescita economica. La città si stava velocemente ampliando, con una popolazione che stava salendo a 200.000 abitanti e che sarebbe arrivata a 500.000 alla metà del secolo dopo. Anche la scena musicale era fiorente: era l’ambiente perfetto per favorire la fioritura di un musicista.
Questo era anche il momento d’oro di Mozart: si guadagnava da vivere insegnando ed eseguendo musica per le classi più elevate. Su questo piano sono esposti quadri che ritraggono il paesaggio urbano viennese, ritratti delle figlie dell’alta borghesia con cui Mozart aveva contatti e dipinti dei suoi concerti.
Mozart, membro della Massoneria
Al terzo piano si mette in luce anche il legame che Mozart aveva con le idee della Massoneria, società segreta a cui avrebbe aderito all’età di 28 anni. C’è un dipinto che ritrae Mozart mentre chiacchiera con Emanuel Schikaneder, il librettista de Il flauto magico e interprete del personaggio di Papageno, durante una riunione di massoni, oltre a costumi massonici. Il pavimento a scacchi bianchi e neri ricorda quello della loggia dove si tenevano le riunioni.
In questo piano si racconta pure la predilezione di Mozart per la vita sociale, il suo amore per balli, gioco d’azzardo, moda, letteratura, scienza.
Secondo piano: La musica di Mozart
Un piano dedicato all’universo musicale di Mozart
Al secondo piano sono esposti ritratti di musicisti del periodo, come Gluck e Salieri, strumenti utilizzati all’epoca, repliche degli spartiti dei capolavori mozartiani, planimetrie dei teatri in cui furono eseguite le sue opere e manifesti delle prime rappresentazioni.
Il piano contiene anche numerosi altri reperti, tra cui aneddoti sulla sua collaborazione con Lorenzo da Ponte, il librettista delle opere Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte.
La misteriosa causa di morte
C’è anche una sezione dedicata all’ultima opera, il Requiem, e alle cause della scomparsa di Mozart. Ci sono varie teorie sulla causa della morte del musicista, tra cui febbre reumatica, insufficienza renale, infezione.
Si pensa che il salasso usato per trattare la malattia, in cui il sangue veniva drenato dal corpo, possa aver accelerato la morte. Qui anche sono esposte le macchine per salassi usate nel periodo.
Muri e scala di 250 anni fa
Nell’edificio della Mozarthaus di Vienna, ci sono luoghi che ricordano la sua storia di 250 anni. Come la sezione in cui è mostrata la decorazione originale dei muri, che si intravede dietro gli innumerevoli strati sovrapposti. Si pensa che le stanze siano state dipinte oltre 40 volte nei loro 250 anni. Anche se questo non è il piano abitato da Mozart, il musicista deve aver vissuto circondato da pareti con motivi simili.
Pure la scala è rimasta la stessa di quando fu costruita circa 250 anni fa. È divertente, spostandosi tra i piani, immaginare che anche Mozart possa aver salito e sceso gli stessi gradini.
La lungimiranza del padre, scopritore del talento del bambino prodigio
Nel quadro riportato qui a fianco, di Johann della Croce, sono raffigurati Wolfgang e la sorella maggiore Maria Anna, Nannerl, al pianoforte con il padre Leopold Mozart. Fu lui a scoprire il talento di Mozart. Si dice che mentre dava lezioni di musica a Nannerl, altrettanto talentuosa, Mozart abbia iniziato a suonare accordi di terzo grado senza nessun insegnamento. Era un vero bambino prodigio: a cinque anni era già autore di composizioni. Ne aveva solo 7 quando il padre lo portò con la sorella in tournée in Germania, Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra e Svizzera, tra il 1763 e il 1766. Per Mozart fu la scoperta di nuovi mondi, popolati da reali e nobili, strumenti e grandi orchestre. Anche se in seguito si separarono, il padre fu una delle figure più influenti nella vita musicale di Mozart.
Il 16 febbraio 1785, quando Leonard visitò questo appartamento, scrisse a Nannerl: "Tuo fratello vive in una bella stanza ben arredata che costa 480 fiorini di affitto". Nella stessa lettera, racconta di aver incontrato Joseph Haydn nella casa.
Primo piano: L’appartamento di Mozart
Dove Mozart viveva con la famiglia
Ecco l’attrazione principale del museo: l’appartamento più grande, più elegante e più costoso tra quelli abitati da Mozart e l’unico rimasto intatto ancora oggi. Curato dal Wien Museum, si estende su una superficie di circa 177 metri quadri e dispone di quattro stanze, due stanzini e una cucina, dove vivevano Mozart, la moglie Constanze, il figlio Karl Thomas, il cane Gauquel, il loro canarino e la servitù.
Sebbene non esistano prove fotografiche, i curatori del museo hanno cercato di ricreare la dimora in modo accurato. La disposizione e gli arredi dell’appartamento sono il più possibile autentici. Anche se non sono gli originali, in ogni stanza sono presenti mobili che Mozart avrebbe potuto possedere.
Il salotto per gli ospiti
Nella sala più grande, dove si presume che Mozart, appassionato giocatore d’azzardo e di biliardo, giocasse e tenesse concerti di musica, si trovano un tavolo da gioco, un biliardo, sedie e altri elementi di arredo dell’epoca di Mozart.
Perfino guardando fuori dalla finestra, si può vedere lo stesso panorama che Mozart ammirava quasi 200 anni fa. Si può stare nel punto in cui la penna di Mozart volava sulla pagina, scrivendo l’ouverture delle Nozze di Figaro. E entrare nella stanza in cui, dopo aver visto Mozart suonare, Haydn si rivolse al padre Leonard dicendo: "Suo figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome".
La stanza dal soffitto riccamente decorato
La stanza in fondo al piano terra, che si presume fosse la camera da letto di Mozart, si distingue dalle altre per il soffitto riccamente intagliato. È un’opera di Alberto Camesina, famoso stuccatore di corte italiano proprietario dello stabile dal 1720. Camesina abitò nella casa con la sua famiglia prima di Mozart: probabilmente usava gli ambienti come una sorta di showroom, applicando le opere alle pareti e al soffitto per mostrarle e venderle ai clienti.
I molti volti di Mozart
Sono pochissime le immagini di Mozart realizzate durante la sua vita. Ma sono numerose le immagini prodotte basandosi su una certa conoscenza della persona o sull’immaginazione delle generazioni successive. In quello che si pensa fosse lo studio di Mozart, alcuni di questi ritratti sono appesi alla parete, come in una galleria di ritratti. Sono tra gli ultimi oggetti che il visitatore incontra nella visita e offrono uno spunto di riflessione sulla varietà delle immagini che esistono di Mozart. Per aiutare la lettura un avviso rivela quali ritratti sono stati realizzati con ogni probabilità durante la vita di Mozart e quali dopo la sua morte.
Mozart era poliglotta: parlava 5 lingue
Il talento musicale di Mozart non si limitava alla musica. Grazie al lungo viaggio attraverso l’Europa fatto da bambino, Mozart imparò l’italiano, l’inglese e il francese oltre al latino che faceva parte della normale educazione del tempo e al tedesco, sua madrelingua.
Sullo spartito mostrato nella foto, Mozart scrisse in inglese ai suoi allievi: "This afternoon I am not at home, therefore I pray you to come tomorrow at three & a half": oggi pomeriggio non sono a casa, perciò vi prego di venire domani alle tre e mezza".
La Mozarthaus di Vienna è un museo dove i visitatori possono conoscere la vita dell’uomo Mozart, inserito nel suo tempo e circondato dai suoi contemporanei. È un luogo colmo di atmosfera: già camminare nelle stanze è un’esperienza che fa avvicinare allo spirito del grande artista. Con le esposizioni se ne comprende anche la complessità, il suo inserimento in ambienti sociali e culturali diversi, insieme agli aspetti più casalinghi. Verso l’uscita, il negozio del museo offre i tipici souvenir viennesi e prodotti originali Mozarthaus Vienna, libri, CD e DVD di Mozart.
Il seminterrato della Mozarthaus Vienna dal caratteristico soffitto a volta è stato trasformato in sala da concerto, dotato di pianoforte Bösendorfer. Pur essendo piccola, la sala offre un’esperienza completa di musica da camera. Il programma dei concerti si trova aggiornato sul sito della Mozarthaus. Lo spazio può essere anche affittato per presentazioni, conferenze, eventi aziendali o privati, come matrimoni o concerti.
I luoghi legati a Mozart nelle vicinanze
Oltre alla Mozarthaus Vienna, in città ci sono altri luoghi legati a Mozart. Molti di essi sono raggiungibili a piedi.
Cattedrale di Santo Stefano
Il cuore di Vienna. Qui si svolsero il matrimonio di Mozart con Constanze e il funerale dello stesso Mozart.
Casa dell’Ordine Teutonico
È qui che Mozart ebbe un grosso scontro con l’arcivescovo di Salisburgo quando aveva 25 anni e fu preso a calci dal conte Arco, membro dell’entourage dell’arcivescovo. Mozart era nato e cresciuto a Salisburgo, ma questo fu l’inizio della rottura con la città natale.
Café Frauenhuber
Il caffè ha una storia che risale al 1824. Ma è in un edificio che risale a molto prima: nel ristorante che ospitava suonarono anche Mozart e Beethoven. È tra più antichi e storici caffè di Vienna.
Haus der Musik- La casa della musica a Vienna
Se la vita di Mozart vi appassione e amate la musica, allora una tappa da non perdere è quella alla Casa della Musica, dove potrete "sperimentare" la musica.
Casa della Musica Vienna
Visitate il Museo del Suono nel cuore di Vienna, la città della musica. È anche il luogo di fondazione dell'Orchestra Filarmonica di Vienna. Lasciatevi suggestionare da un percorso su quattro piani attraverso l'affascinante mondo della musica e del suono. Al secondo piano, Sonotopia, vi attende un laboratorio del suono ricco di esperimenti sorprendenti ed esperienze sonore che culmina con il nuovo Sonotopia Universe & Lab. Potete poi mettere alla prova il vostro talento musicale con il "Direttore Virtuale", comporre il vostro valzer o sperimentare con suoni, rumori e strumenti. Nelle stanze dei compositori, potete immergervi nel mondo dei grandi maestri della tradizione musicale viennese.