L'imperatrice Elisabetta
Sulle orme di Sisi
Sulle tracce di Sisi: l'imperatrice ElisabettaSulle tracce dell’imperatrice: i luoghi preferiti di Sisi
In Austria, l’imperatrice Sisi è ancora presente in molti luoghi, come nelle stanze originali di numerosi castelli e ville. Da imperatrice, Elisabetta evitava il pubblico, preferendo viaggiare piuttosto che partecipare alle cerimonie ufficiali.
Non sorprende quindi che Elisabetta oscillasse tra la Hofburg e il Castello di Schönbrunn a Vienna, tra la Hofburg a Innsbruck e il Castello di Leopoldskron a Salisburgo, tra il Castello di Laxenburg e la Villa Imperiale a Bad Ischl – o che vi facesse sosta solo di passaggio verso terre lontane.
In questi luoghi, Sisi trovava non solo un frammento della libertà tanto desiderata, ma anche ricordi di tempi passati: del primo incontro con Francesco Giuseppe I, il suo futuro marito, a Bad Ischl; della fastosa festa di fidanzamento al Castello di Leopoldskron, organizzata dal re Ludovico II per Elisabetta e Francesco Giuseppe I; della luna di miele e della nascita di due delle sue figlie a Laxenburg, o del suo rifugio, la Villa Hermes, costruita per lei dall'imperatore Francesco Giuseppe I nella speranza di trattenerla a Vienna più a lungo.
Chi vuole seguire le orme di Sisi troverà il Castello di Fuschl, nel Salisburghese, il luogo ideale: qui fu girata la romantica storia d’amore della coppia imperiale, che rese Romy Schneider e Karl Heinz Böhm delle superstar.
A proposito del nome
È proprio grazie a questa fortunata serie di film che tutti conoscono Elisabetta con il vezzeggiativo "Sissi". In realtà era chiamata "Sisi", il soprannome oggi preferito in Austria.
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Romy Schneider nei panni di "Sissi
Il suo iniziale romanticismo, il suo desiderio di autodeterminazione e indipendenza, la sua eccentricità e il suo tragico amore per Francesco Giuseppe resero Elisabetta d'Austria una celebrità, la cui storia fu messa in scena in film e musical.
Negli anni Cinquanta, Romy Schneider divenne famosa in tutto il mondo grazie al ruolo della giovane imperatrice nella trilogia "Sissi". I film non prendevano troppo sul serio i fatti storici e ritraevano l'imperatrice come una ragazza ingenua e ribelle che idolatrava il suo "Franzl". Per tutta la vita Romy Schneider rimase legata al ruolo di "Sissi". Nonostante i suoi sforzi per emanciparsene, il pubblico l'ha associata al ruolo dell'imperatrice fino alla sua morte, avvenuta all'età di 43 anni.
Dal 2022, Netflix trasmette una serie sulla famosa imperatrice austriaca: "L'imperatrice".
Nel maggio del 2022, il film drammatico "Il corsetto dell'imperatrice" è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes e da allora ha raccolto premi internazionali in diverse categorie, principalmente per l'interpretazione di Vicky Krieps nei panni dell'anziana imperatrice.
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Sisi commissionò al gioielliere Köchert 27 stelle per capelli realizzate in diamanti e perle. Alcune le regalò a dame di corte, mentre altre furono tramandate all'interno della famiglia.
Questo ornamento per capelli è immortalato nel famoso ritratto dell’imperatrice, dipinto da Franz Xaver Winterhalter. Sua nipote, l’arciduchessa Elisabetta, indossò le stelle il giorno del suo matrimonio nel 1902.
Il momento che ha cambiato tutto
La Duchessa Ludovika di Baviera avrebbe dovuto presentare sua figlia diciassettenne Elena a Sua Maestà. Francesco Giuseppe la salutò cortesemente. Ma, mentre ancora le parlava, il suo sguardo si spostò verso la giovane ragazza accanto a lei. La quindicenne Elisabetta accompagnava la madre e la sorella in questo viaggio. L’imperatore si innamorò di lei a prima vista.
Due giorni dopo il loro primo incontro, Francesco Giuseppe chiese la mano di Elisabetta. Otto mesi dopo, si tenne il matrimonio a Vienna. Se è vero che la vita può cambiare in un breve istante, che i mendicanti possono diventare re, gli sconosciuti eroi, o una ragazza di Possenhofen in Baviera può diventare un’imperatrice, allora questo incontro a Bad Ischl fu proprio uno di questi momenti.
Tra dovere e libertà
Dal primo giorno, la giovane imperatrice si sentì oppressa dai rigidi rituali della corte viennese. La luna di miele al castello di Laxenburg si rivelò un disastro. L'imperatore trascorreva quei giorni al tavolo di lavoro nella Hofburg, mentre sua moglie diventava profondamente infelice.
A un certo punto, Elisabetta iniziò a rifiutare le continue aspettative e a emanciparsi. Non voleva essere né una moglie devota né una madre chioccia, e men che meno desiderava fare la figura di rappresentanza. Francesco Giuseppe cercò di assecondare la moglie, non convenzionale e amante della libertà, per quanto la sua posizione glielo permettesse. Sissi si sentiva intrappolata in una gabbia dorata e iniziò ad ammalarsi. Alla fine, si ribellò e iniziò a intraprendere lunghi viaggi.
Sempre in viaggio
La sua partenza precipitosa da Vienna verso Corfù segnò l'inizio di un'odissea che durò tutta la vita. Elisabetta rimarrà in fuga per il resto dei suoi giorni. Vagabondava irrequieta da una città termale all'altra, senza mai fermarsi più di qualche settimana. Sisi aveva un profondo amore per il mare, navigava attraverso le peggiori tempeste e aveva persino un'ancora tatuata sulla spalla.
Durante il giorno, si dedicava a un rigido programma sportivo (le sue cameriere spesso dovevano essere portate in carrozza perché non riuscivano più a tenere il passo dell'imperatrice): era considerata la migliore cavallerizza del mondo.
Non permise più di farsi ritrarre: l'ultima foto la mostra all'età di 30 anni, l'ultimo dipinto a 40. In seguito, eccetto le sue cameriere, nessuno vide il suo volto, che nascondeva sempre dietro un velo, un ventaglio o un parasole.
L'ultimo capitolo
La morte dell'imperatrice, avvenuta il 10 settembre 1898, fu insolita quanto la sua vita. Un assassino le aveva conficcato una lima affilata nel cuore, mentre era sul lago di Ginevra. Sisi non si accorse subito della ferita e pensò che l'uomo l'avesse semplicemente fatta cadere. Si alzò, si scusò con i passanti per l'incidente e si affrettò con la sua cameriera verso la nave con cui voleva attraversare il lago.
Solo a bordo l'imperatrice crollò. Le sue ultime parole furono: "Che cosa è successo?". Pochi minuti dopo, all'età di 60 anni, morì quella che sarebbe diventata la più famosa degli Asburgo. Solo una goccia di sangue macchiò il suo vestito. Era nero, proprio come quello che aveva indossato quel fatidico giorno a Bad Ischl.